CAPOCOLONNA - BENVENUTI
distanza dal camping 20 Km.
Nel VI sec. a.C su questo promontorio sorgeva il Tempio de Hera
Lacinia di cui rimane a testimonianza una parte del basamento
(stilobate ) sul quale si erge l'unica colonna rimasta delle 48 che componevano
originariamente il tempio, alta 8 metri . Di stile dorico periptero, esastilo,
era circondato da un recinto sacro (peribolos) munito di una grande porta
monumentale e di torri di difesa. Il tempio era uno dei massimi santuari del
periodo e meta di pellegrini che giungevano al Capo Lacinio da tutto il mondo
greco. Vi si trovavano le statue dei più famosi olimpionici, pitture di Zeusi,
are votive ed un ricchissimo tesoro che fu trafugato dai siracusani quando
occuparono la città. Nel 173 a.C. Fulvio Flacco per ricoprire il tempio della
Fortuna a Roma, lo spogliò delle sue tegole di marmo che, successivamnte
vennero restituite dietro le proteste del senato crotoniate. Il tempio fu poi
fatto demolire dal vescovo Antonio Lucifero (1508-1521) per utilizzare il
materiale nella costruzione del nuovo episcopio. Delle due uniche colonne che
sfuggirono allo scempio una cadde in seguito al terremoto del 1638. Sono
visibili poi altre tracce dell'antico santuario come la via sacra,
le botteghe, le mura di cinta greche, le case
dei
sacerdoti e ruderi di edifici romani. Delle opere
che erano nel tempio rimangono decorazioni e bronzetti e parte dei doni preziosi
per la dea tra i quali spicca il famoso diadema, custodito a Palazzo
Morelli nel Centro storico di Crotone, costituito da una fascia in
lamina d'oro con decorazione a treccia su cui poggiano serti a forma di
ramoscelli di mirto.